Dato che oggi avrà inizio il nostro corso avanzato di adattamento dialoghi per la TV, per restare in tema, a #traduzioneacolazione vi parliamo di “Doppiaggio & Doppiaggi”, un libro di Tiziana Voarino, direttrice del Festival Internazionale del Doppiaggio “Voci nell’ombra”, che da ormai 23 anni premia le eccellenze del doppiaggio e dell’adattamento italiano.
Un libro “per chi vuole scoprire di più sulla realtà dietro gli schermi” e in cui “si rimane sospesi tra le controfigure sonore italiane, e non solo. Per immergersi nell’arte, nella maestria, nella tecnica, negli escamotage, nella dedizione e passione, che insieme creano il miracolo del doppiaggio. […] Centinaia i professionisti annoverati: doppiatori, adattatori e dialoghisti, direttori, assistenti, fonici e tecnici.”
L’autrice ci presenta una carrellata delle produzioni più disparate e ci accompagna nel dietro le quinte di ciascuna, spiegandoci quali sono state le difficoltà legate al doppiaggio e spesso anche all’adattamento dei dialoghi. “Il libro trascina in prima fila a scoprire pezzi di storia, chicche e qualche segreto della lavorazione che […] fa parlare in italiano le star di Hollywood e gli attori internazionali.”
Proprio come i nostri corsi di adattamento, il libro affronta brevemente, ma in modo interessante, un excursus storico per spiegare come ha avuto origine la pratica del doppiaggio nel nostro Paese: dai film muti a quelli sonori degli albori, passando attraverso le difficoltà dovute alle varie leggi promulgate durante il Governo Mussolini. A ben guardare, queste ultime si sono trasformate in opportunità, creando quella che negli anni è diventata una vera eccellenza italiana, ovvero l’industria dell’adattamento e del doppiaggio dei giorni nostri, grazie a cui il mondo del doppiaggio italiano è ormai sempre meno nell’ombra ed è apprezzato e riconosciuto anche all’estero.
Dopo questo doveroso preambolo, l’autrice entra nel vivo, fornendoci la propria visione del doppiaggio: “Una colonna internazionale, costituita da musica ed effetti della copia originale del film, a cui è aggiunta, meglio dire mixata, la colonna o le colonne dialoghi con le voci italiane degli attori stranieri: questo è il doppiaggio. Difficile da definire. Necessità, arte, mestiere, sicuramente un percorso complesso e sfaccettato che si deve confrontare con gli ostacoli della trasposizione, destinato fin dai suoi esordi ad incappare in impedimenti, manipolazioni e polemiche, periodi di splendore e momenti bui.”
Quella di chi doppia è “una voce di cera. A lui il compito di recitare, di vestire i panni di un altro […]. È un gioco fatto di scambi dai risvolti affascinanti. La voce si adatta al volto del personaggio, lo modella in modo nuovo, come una cera, e al tempo stesso la figura sullo schermo dà corpo a una voce che gli è estranea.” Così Pino Colizzi, attore e doppiatore. A Mary Pellegatta, dialoghista AIDAC (Associazione Italiana Adattatori Dialoghisti Cinetelevisivi), è affidato il compito di parlare del lavoro di chi adatta i dialoghi dei prodotti audiovisivi, lavoro che “va, per forza di cose, ben oltre a quello della traduzione così come viene comunemente intesa. Si tratta di una minuziosa riscrittura dei dialoghi […] nella quale si deve tenere conto non solo del sincronismo ritmico e labiale”, nel caso dei film, “ostacolo che già di per sé condiziona le soluzioni creative […], ma di un’infinita quantità di elementi.”
Dopo aver passato in rassegna le varie professionalità coinvolte nella catena lavorativa, l’autrice ci porta alla scoperta dei retroscena delle pellicole più famose, fornendo una panoramica sul doppiaggio di ciascuna, da Moulin Rouge a Harry Potter, da La passione di Cristo a Il corriere- The Mule, da Sorry We Missed You a Joker. Quest’ultimo, in particolare, è molto interessante anche dal punto di vista dell’adattamento, in cui sono state fatte scelte insolite, come ad esempio nel caso delle lettere scritte a mano da Arthur, che compaiono a video in italiano. In merito a questo, noi di WiP abbiamo interrogato direttamente l’adattatore dei dialoghi, Francesco Marcucci, che si è rivelato molto disponibile. Trovate i suoi commenti nel post che abbiamo pubblicato qualche tempo fa sul nostro profilo IG.
Oltre che con la sitografia, e il riferimento al podcast Controfigure sonore, condotto dalla stessa Tiziana Voarino su Diari di Cineclub, l’autrice conclude con un ringraziamento all’intramontabile Antonio Genna e al suo archivio sul doppiaggio.
Lasciamo a voi il piacere di sfogliare le sezioni sulle varie edizioni del Festival Voci nell’Ombra e le immagini di repertorio dei mostri sacri del doppiaggio italiano, che permettono di associare finalmente un volto ad alcune voci che ormai ci suonano più che familiari.
Buona lettura!