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Acrobazie linguistiche – La traduzione dei giochi di parole

“La [mia] traduzione di Alice nel Paese delle meraviglie è così bella che mi spiace per gli inglesi costretti a leggerlo in originale.” Signore e signori, Aldo Busi. Irriverente, schietto al limite della querela, libero di dire quello che pensa. Così come libera è la sua traduzione del classico di Lewis Carroll, protagonista di questo post di #traduzioneacolazione dedicato alla resa dei giochi di parole.

In traduzione, i giochi di parole sono un ostacolo spesso insormontabile. Legati alla lingua e alla cultura di partenza, raramente trovano una corrispondenza perfetta in italiano e quando succede è solo questione di fortuna perché, come dice Susanna Basso, “è innegabile che alcune felicità di resa dipendono da imponderabili coincidenze linguistiche.” “Alice nel paese delle meraviglie” è un tale condensato di nonsense che analizzarlo in modo esauriente in questa sede sarebbe impossibile, motivo per cui faremo solo un paio di esempi tratti dal capitolo in cui Alice si imbatte nel Cappellaio Matto. Iniziamo proprio dal titolo, “A mad tea-party”: vi starete chiedendo dove sia il gioco di parole. In effetti non c’è. Ma leggiamo la traduzione: “Un tè fuori di sé”. In un libro pieno zeppo di acrobazie linguistiche, Busi prende uno dei pochi elementi “normali” e in che cosa lo trasforma? In un gioco di parole! E anche molto azzeccato, per giunta.

Altrettanto efficace è la resa di un passaggio in cui la traduzione deve ruotare tutta intorno a parole che iniziano con la lettera “m” e al fatto che tali parole si possano disegnare: “much of a muchness” diventa “in linea di massima”, perdendo sì una delle due “m”, ma aggiungendo “linea”, elemento che condivide con il disegno lo stesso campo semantico. Nelle storie potrete leggere il passaggio in questione per intero.

Il testo a fronte (che bello!) non perdona, e le libertà che Busi si prende sono sotto gli occhi di tutti. Il fatto che passi da un registro molto formale a espressioni che non lo sono per niente e che aggiunga intere frasi che in originale non esistono può far storcere il naso ma, al netto di questo, alcune sue scelte sono geniali.