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La traduzione letteraria dal giapponese

Omiai, kotatsu, tokonoma sono solo alcune delle parole giapponesi che potete trovare in originale nelle opere di narrativa tradotte dal giapponese all’italiano. Perché la tendenza è quella di non tradurle? Ce lo spiega Daniela Travaglini – yamatologa, traduttrice e blogger, come lei stessa si definisce – nel suo interessante articolo “Lo studio del giapponese: lost in translation”, che trovate all’interno del suo bellissimo blog, Tradurre il Giappone. Noi lo seguiamo da un po’ e vi consigliamo di fare altrettanto. Se il paese del Sol Levante vi incuriosisce, Daniela saprà prendervi per mano e accompagnarvi alla scoperta di una cultura tanto affascinante quanto misteriosa.

Per approfondire l’argomento “intraducibilità”, vi consigliamo anche un articolo di Antonietta Pastore, traduttrice italiana di Haruki Murakami. Anche lei, come Daniela, spiega quali sono le difficoltà della traduzione letteraria dal giapponese all’italiano: https://rivistatradurre.it/2017/05/un-lessico-non-tanto-famigliare/