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Tradurre per l’infanzia non è un gioco da ragazzi

Chi di noi non ha un debole per le fiabe e i racconti per bambini?

La letteratura per l’infanzia affascina tutti: grandi, piccini… e traduttori. È un genere che presenta tratti distintivi specifici, come il rapporto fra testo e illustrazione, il destinatario del libro e la lettura ad alta voce.

“Il contenuto della letteratura infantile […] pone gli stessi problemi della traduzione poetica. […] Per l’importanza che vi hanno i dialoghi, la lingua parlata e lo stesso linguaggio infantile […] si avvicina invece alla traduzione teatrale. E finalmente, per l’importanza delle immagini, delle illustrazioni, dei fumetti […] tocca i problemi della traduzione cinematografica.”

Questo genere si inserisce nello “straordinario territorio in cui fra meccanismi teatrali, scrittura e illustrazione per l’infanzia non esiste soluzione di continuità” e pone sfide inattese al traduttore che vi si approccia.

La lingua dei libri per l’infanzia si presenta come un sistema semplice e lineare, volto a facilitare la comprensione. La sintassi è elementare e il lessico emula il linguaggio quotidiano del bambino, avvicinando il testo scritto all’oralità.

Gli elementi ricorrenti da considerare in sede traduttiva sono le ripetizioni, l’uso particolare dell’aggettivazione, i giochi di parole e la resa dei nomi propri, che, dotati di forte semanticità, connotano i protagonisti.

Ma la spontaneità e la semplicità linguistiche sono in realtà frutto di scelte autoriali accorte, che spesso mettono in difficoltà il traduttore.

E non dimentichiamo le illustrazioni che corredano i testi: questi elementi sono parte integrante della storia perché veicolano informazioni aggiuntive che integrano quelle fornite attraverso le parole. Nell’ottica del traduttore costituiscono spesso una risorsa preziosa per la resa dei nomi propri dei personaggi, di cui può avere un riscontro concreto in assenza di una descrizione verbale. D’altro canto, però, rappresentano un vincolo che non gli consente di aggirare eventuali ostacoli tramite soluzioni che divergano dalle immagini.

In definitiva la traduzione dei libri per l’infanzia è un lupo travestito da agnello, ma la Cappuccetto Rosso che è in noi traduttori non si farà divorare…