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L’intraducibilità dei riferimenti culturali

Questo mese l’articolo sulla traduzione pubblicato dall’Indice dei Libri del Mese tratta il tema dell’intraducibilità dei riferimenti culturali prendendo in esame il libro “In parenthesis” dello scrittore gallese David Jones (“Tra Parentesi”, edito da Mondadori).

Dice Valerio Fissore, autore dell’articolo: “[…] In Parenthesis è in più luoghi un testo prossimo all’intraducibilità. Una sua traslazione accettabile non può fare a meno di un apparato di informazioni linguistiche e culturali che aiuti a evocare almeno in modo mediato echi e allusioni e implicazioni che appartengono a una comunità fortemente locale.” A questo proposito, vi è mai capitato di tradurre un testo e di dover inserire un gran numero di note per fare capire al lettore italiano determinati riferimenti culturali?