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consigli di lettura per 40 giorni

Non siamo che @storiedentrostorie

Ciao Chiara, grazie per aver accettato di rispondere ad alcune domande per la rubrica equiLIBRIsmi. Iniziamo con la prima: da dove nasce la tua passione per i libri?

Ciao ragazzi, grazie a voi per avermi coinvolto!

La mia passione nasce dal mio DNA: per mio padre leggere era il suo modo di rilassarsi dopo lunghe giornate di lavoro come libero professionista. Non ci vedevamo molto, ma quando tornava a casa la sera tardi non mancava mai il tempo per infilarmi nel lettone e farmi leggere una storia di Richard Scarry da lui. 

 

Perché hai chiamato il tuo blog (e di conseguenza i tuoi profili social) “Storie dentro storie”? 

È un verso di una canzone di un gruppo che amo molto, i Perturbazione. La canzone si chiama Leggere parole e parla di una coppia che si divide i libri alla fine di una convivenza. Il verso in questione dice appunto “non siamo che storie dentro storie, più grandi e più piccole di noi” e riprende un brano di Joyce, da Finnegan’s Wake, appunto “tales within tales”. Penso riassuma bene quanto ognuno di noi dentro abbia un mondo che solo in parte viene fuori nella vita di ogni giorno. Le storie poi sono importanti anche nella mia vita professionale, visto che sono una copywriter e lo storytelling è il mio pane quotidiano.

 

La tua iniziativa #libriinquarantena ci è piaciuta molto: puoi spiegare in che cosa consiste e con quale criterio hai deciso di selezionare i libri che consiglierai? 

Visto che di solito amici e parenti mi chiedono di consigliare loro dei libri, ho pensato che potesse essere di aiuto a tutti ricevere più o meno quotidianamente dei consigli per affrontare questo periodo di quarantena, approfittando di questa pausa forzata per recuperare un po’ di libri e riscoprire il piacere della lettura. 

Sto anche partecipando all’iniziativa promossa da @ilmaggiodeilibri con gli hashtag #iorestoacasa e #ioleggoacasa.

 

Visto il periodo storico che stiamo attraversando, hai qualche titolo da consigliare per esorcizzare la paura?

Direi di provare a distrarsi leggendo qualcosa di simpatico, che faccia ridere. Se penso ai libri per i quali ho riso di più mi vengono in mente quelli di Marco Lazzarotto, che ha pubblicato da poco A cosa stai pensando, edito da Miraggi, oppure un mostro sacro come David Foster Wallace con Una cosa divertente che non farò mai più, che io ho ascoltato in versione audiolibro letto dal mitico Giuseppe Battiston. Bellissimo!

Altrimenti qualsiasi libro di Stefano Benni, una garanzia!

 

L’ultima domanda riguarda le macchine da scrivere Olivetti che spesso compaiono nelle foto insieme ai libri: le hai ereditate da qualcuno o le hai comprate in un mercatino? Siamo curiosi.

Bellissima domanda! La grigia, una Olivetti Dora, apparteneva a mio padre ed è un oggetto a cui tengo moltissimo: mi piace che compaia nelle foto proprio perché la mia passione per i libri l’ho ereditata da lui.

La Studio 45, color verde petrolio, l’ho comprata di seconda mano sul Marketplace di Facebook perché è del mio colore preferito e casa mia è tutta su quei toni. Mi rilassa e rasserena.

 

Ringraziamo Chiara Chieco di @storiedentrostorie per aver risposto alle nostre domande e per averci concesso di usare una delle foto che ha postato sul suo profilo Instagram; e anche per la scelta dei calzini 🙂