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Margherita Schirmacher

Ticket To Read – Un viaggio fatto di musica e consigli di lettura

L’equiLIBRIsta che vogliamo presentarvi quest’oggi si chiama Margherita Schirmacher, speaker e autrice radiofonica di @ticketoread su RadioKaosItaly e organizzatrice di eventi e festival letterari. Una figura poliedrica che ci porta alla scoperta della contaminazione di generi con una passione dalla quale vi consigliamo di lasciarvi travolgere.

Seguitela (e ascoltatela) sui suoi canali social:

IG @margherita.schirmacher

linktr.ee/schirmacher

 

Ciao Margherita, innanzitutto grazie per aver accettato di partecipare alla nostra rubrica, equiLIBRIsmi, rispondendo a qualche domanda. Noi di WiP ti seguiamo già da un po’ con curiosità, ma ti va di spiegare brevemente a chi (ancora) non ti conosce in cosa consiste la trasmissione Ticket to Read? Tra l’altro, da amanti dei giochi di parole, ti facciamo i complimenti per il titolo, che è già di per sé una chicca.

Ciao! Il titolo è stato frutto di un lungo brainstorming con mia madre… e dalla nostra comune passione per i Beatles non poteva uscire che un “Ticket to read”. Come si intuisce dal titolo è una trasmissione che ti porta a bordo di un viaggio fatto di musica e di consigli di lettura di ogni genere e sorta.

 

Come nascono le selezioni dei tuoi titoli?

Caoticamente. Soprattutto in questo periodo in cui sto trasmettendo 3 volte a settimana (per me tantissime!). Pesco da novità a libri della mia vita. Per esempio nelle ultime settimane ho parlato di Bartleby lo scrivano di Melville perché lo trovavo adatto per la festa dei lavoratori, un altro giorno invece della biografia uscita con Tunué su Schulz e i Peanuts perché era una puntata di musica anni ’60 – gli anni che furono segnati in Italia anche dall’arrivo di Snoopy con il mensile Linus. Poi ho avuto ospite Graziano Graziani che ha parlato del suo romanzo Taccuino delle piccole occupazioni… Una puntata è stata invece sul volume illustrato Il libro dei Sogni di Fellini, in occasione della sua ripubblicazione con Mondadori Electa… Nei primi giorni di quarantena ho dedicato tre puntate al De consolatione philosophiae per raccontare come Severino Boezio fosse rimasto imprigionato in compagnia di una Donna Filosofia cattivissima…

 

Come hai affrontato questo periodo e in che modo i libri si sono rivelati dei validi coinquilini durante la quarantena?

All’inizio ho meditato e ho riletto passaggi di libri sull’anima (Jung e Hillmann per esempio), testi sui Chakra… Dopodiché sono riuscita a trovare la maniera di tornare a trasmettere da casa e la via spirituale è stata ben presto abbandonata per… la mondanità del microfono! Ho quindi spostato la mia attenzione su un altro tipo di testi, cercando delle chicche per gli ascoltatori. E anche lì la mia libreria è stata una più che valida coinquilina! Non sono riuscita a leggere un romanzo per intero, la mia testa in queste settimane non riusciva a tenere quel tipo di concentrazione. Mi ha però fatto molta compagnia un librone illustrato che raccoglie sketches di Walt Disney e testimonianze dei suoi animatori: The Walt Disney Film Archives: The Animated Movies 1921-1968. Mi sono vista alcuni suoi primi lungometraggi e letta in parallelo i capitoli a loro dedicati. Un’evasione totale.

 

In particolare, c’è qualche titolo che consiglieresti come imprescindibile compagno di viaggio per arrivare a intravedere la luce in fondo al tunnel?

Eh, dipende da come lo si vuole arredare questo tunnel! (nda. “Se non riesci a uscire dal tunnel, arredalo” Geppi Cucciari). Se si vuole intraprendere una via di crescita spirituale consiglio l’autobiografia di Jung “Sogni, ricordi, riflessioni”.

Oppure buttarsi sul cinema. Rivedere i film che hanno segnato la storia del cinema seguendo il manualone “Storia del cinema” di Bordwell Thompson o Bertetto, oppure immergersi in Hitchcock, rivedere la sua filmografia leggendo di pari passo l’intervista che Trouffaut gli fece.

 

E a proposito di viaggi, vuoi parlarci della tua prossima avventura, in programma per quando sarà di nuovo possibile spostarsi?

Dunque, il programma è di proseguire a trasmettere Ticket to read, ma viaggiando (in sicurezza) per l’Italia. Un giro con un camper di Goboony nel centro Italia per rivedere i miei familiari con tappe letterarie-musicali. E poi forse ci sarà qualche puntata della trasmissione mandata in onda da una barca che partirà da Civitavecchia e andrà a Palermo… ma di questo parlerò più avanti!

 

Last but not least, un cenno al festival romano “Letture d’estate”, che speriamo possa riprendere il prima possibile. Anche in questo caso la parola d’ordine è commistione di generi e discipline, perché editoria, lettura, musica e arte si intrecciano, giusto? Credi che ci sia spazio per la traduzione, nei programmi futuri del festival? I traduttori, che sono tra i lettori più voraci, lo aspetterebbero con ansia e parteciperebbero sicuramente con slancio. (Ammicco.)

Ottima idea! Se riusciremo a tornare già nel 2020 senz’altro daremo spazio alla traduzione. Nelle passate edizioni abbiamo toccato troppo poco l’argomento, ma una delle serate che mi sono rimaste più impresse per calore del pubblico e caratura dei contenuti fu quella che organizzai con la traduttrice Gaja Cenciarelli che venne a parlare di Margaret Atwood.

 

Grazie e a presto, su questi schermi e sulle tue frequenze!