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Tradurre guide turistiche – “Spaghetti napolitan” e altri incidenti di percorso

“Spaghetti napolitan”: colpo al cuore; “made with ketchup and frankfurters”: infarto con doppio avvitamento. Prima o poi se traduci guide turistiche che comprendono itinerari gastronomici ti scontri con piatti come questo, cioè piatti che da noi non esistono ma che vengono fatti passare per delizie del Bel Paese da provare assolutamente. E tu pensi, come se fossi dal salumiere: “Che faccio, lascio?”. Ma no, che non lascio, come farei ad alzarmi la mattina dopo con la coscienza a posto? 🙃 Mail veloce all’editore per esporre il problema e poi via, si traduce aggiungendo qualche disclaimer (“un piatto che di napoletano ha ben poco”) perché se il target della guida è il lettore italiano vogliamo evitare che ne legga due pagine e poi la butti nella spazzatura (insieme agli spaghetti con il ketchup e i frankfurters). A parte questi piccolissimi “incidenti” di percorso, tradurre guide turistiche è entusiasmante e ti fa viaggiare con la mente anche se lavori da casa (e quindi è anche una tortura, per certi versi 😜). E voi? Siete incappati in qualche “difficoltà” simile traducendo guide? E come avete risolto? Siamo curiosi! In foto: “Golosi in viaggio“, guida edita da EDT e tradotta da noi.